Elenco Contenuti
Brendan Greene, il creatore del gioco, ha pubblicato un tweet in cui dichiara che lui e il suo team stanno lavorando per arginare il problema e rendere l’esperienza di gioco di PUBG più equa possibile.
Nei prossimi mesi verranno effettuati alcuni test ma sembra proprio che l’unico modo per sconfiggere i cheater, provenienti prevalentemente dalla Cina, sia quello di rendere i server inaccessibili al di fuori di determinate regioni.
In pratica, se un giocatore di una regione prova a collegarsi ad un server di un’altra regione, verrà prima localizzato attraverso il ping (più alto del normale) e poi gli sarà negato l’accesso a quel server.
Voi cosa ne pensate? Il region-lock è la soluzione giusta per PlayerUnknown’s Battlegrounds?
ICYMI on our dev blog in December, we announced we're working to create a system that will provide a fair gameplay experience for all players. These systems take time to build & implement on the servers without major issues, so please bear with us!https://t.co/oxmuka5OZt pic.twitter.com/yIgjxcEUrD
— PLAYERUNKNOWN (@PLAYERUNKNOWN) January 12, 2018