Vectronom è un rhythm-puzzle-platform game con visuale isometrica in cui il giocatore deve muovere un cubo su livelli che mutano a ritmo di musica elettronica. A prima vista tutto molto semplice, ma già dopo i primi minuti di gioco ci siamo resi conto che nessuna descrizione riesce ad esprimere l’essenza di questo piccolo capolavoro.
Il gameplay è immediato e basilare, con lo slide del dito in una delle quattro direzioni per far avanzare il nostro piccolo cubo nel percorso. L’obiettivo è seguire il flow della colonna sonora per spostarsi da un punto di partenza ad un punto di arrivo cercando di capire i vari pattern di mutazione delle piattaforme e degli ostacoli. Questo significa che, per portare a compimento gli stage, vista, udito e tatto dovranno lavorare all’unisono e senza tempismo non ci sarà altro risultato che il game over.
Vectronom ha una curva di difficoltà elevata ma allo stesso tempo comprendere i pattern di movimento procedendo a ritmo di musica e riuscire a completare i livelli dona quel senso di appagamento che pochi titoli riescono ad offrire.
Purtroppo il nostro viaggio sensoriale è stato piuttosto breve, perché in poche ore siamo riusciti a farci trascinare dalla musica e a completare tutti i percorsi. La presenza dei collezionabili poi non aumenta di molto la longevità anche se rende ancora più complicati alcuni livelli.
Vectronom quindi è come un pezzo da museo che riesce a trasmettere le stesse emozioni forti ad ogni visita e come tale deve essere vissuto con tutti i sensi per goderne a pieno.
Vectronom
4,49 €Pro
- Gameplay immediato
- Audio e grafica si fondono alla perfezione
- Difficile ma appagante
Contro
- Poco da fare oltre l'endgame