Chi è Megaman? Ma come non conoscete la mascotte ufficiale Capcom tra la fine degli anni '80 e gli anni '90?Bene allora vi beccate una bella lezione di storia videoludica...Megaman nasce nel lontano 17 dicembre 1987 sullo storico NES.La storia racconta le avventure di Rock,
un robot creato da uno scienziato chiamato Dr. Light.
Insieme a lui crea una robot femmina chiamata Roll.
I due sono androidi di tipo particolare in quanto provano sentimenti come gli esseri umani.Sfortunatamente il malvagio Dr. Wily,
amico e compagno di studi del Dr.Light, crea dei robot per conquistare il mondo.Rock, per contrastare i piani del Dr. Wily, decide di farsi installare un chip per poter diventare un potente robot da
combattimento, senza nessuna possibilità di tornare il robot pacifico di un tempo.Come dite? questa storia assomiglia molto a quella di Shinzo Ningen Casshern?
Shinzo Ningen Casshern (o Kyashan il ragazzo androide) è una serie di 14 anni prima e, si effettivamente ricorda
vagamente la storia di Megaman.
Megaman scorre indisturbato tutti gli anni '90 tra sequel, reboot e spin-off.
Siamo onesti, piaccia o non piaccia, Megaman è un'icona dei videogiochi e, nel bene o nel male, ha avuto la sua
storia e evoluzione.
Ma parliamo della serie più recente della saga, ovvero Megaman Starforce.
Serie composta da, tre episodi, che partono dalla fine del 2006.
Siamo nell'anno 220X e protagonista della serie è Geo Stelar,
un ragazzino di 5° elementare (quindi di circa 10 anni) che, tre anni prima, perde le tracce del padre in un misterioso
incidente alla stazione spaziale Peace.
La missione della stazione spaziale era quella di creare una Brotherband, quindi un contatto amichevole, con
qualsiasi entità aliena.
Tre anni dopo l'incidente, viene ritrovato in mare un pezzo della Peace... la nostra avventura inizia da li.
Inizieremo a conoscere Geo, il suo carattere è estremamente chiuso a causa dell'incidente che gli ha portato via il
padre, che riflette la sua poca voglia di conoscere il mondo.
Vedremo questa città futuristica, ma non troppo distante dalla nostra, dove ogni persona ha un transfer, una specie di
braccialetto che fa da telefono e diario personale, chi ha detto Facebook?
Si, in effetti, per come verrà spiegato nel corso della storia, il transfer è una moderna versione dei nostri smarphone,
dove l'applicazione principale è un diario dove vengono scritti i vari segreti ai quali si può accedere solo se si è
Brother.
Geo, dopo un incontro con un vecchio amico del padre ottiene un Visualizer, degli occhiali con delle proprietà
particolari.
Una sera, andando a guardare le stelle, Geo incontra e si scontra (no qua Licia non c'entra), con un alieno, un essere
energetico... tale Omega-Xis (detto Mega).
Lo scontro fa attivare il Visualizer, che gli mostrerà il mondo delle onde, ovvero un insieme di strade energetiche che,
di fatto, sovrasta il mondo reale.
Da li a poco, Mega e Geo verranno accerchiati da una serie di virus, che li attaccheranno e l'unico modo di
sconfiggerli sarà... fondersi in un unico essere.
Dopo aver trovato la "porta di accesso" al mondo delle onde, ovvero il Vortex, al grido di "Jack-in Megaman
connessione"....
no quella è un'altra roba... capiremo dopo perché questo "lapsus".... dicevo al grido di "Cambio d'onda EM,
Geo Stelar sei in onda" diventeranno Megaman.
Da li partiranno tutta una serie di avventure e missioni che racconteranno la storia di Geo.
Questo Megaman differisce molto dalle versioni classiche, infatti non avremo di fronte il solito platform, ma sarà un
vero e proprio action RPG.
Infatti avremo una visuale a "volo d'uccello" (termine vintage) e dovremo girovagare si per le varie zone della città
come Geo, sia per le varie strade d'onda come Megaman.
Anche lo stile di combattimento sarà molto più simile ad un JRPG piuttosto che ad un classico Megaman. Infatti gli
scontri saranno casuali, anche se non propriamente a turni.
Infatti saremo catapultati su una griglia 3X5 con visuale in terza persona.
Inizialmente, secondo una serie di regole che verranno spiegate nelle prime battaglie, dovremo scegliere una più dei 6 Battlechip... ops volevo dire battle card
a disposizione nel mazzo che mano a mano creeremo e potenzieremo.
Le battle card non saranno altro che colpi o potenziamenti che potremo usare, alternandoli ad un più classico Buster
Shot. Avremo una barra laterale che si caricherà durante la battaglia e, quando completa, ci permetterà di scegliere
delle nuove carte per continuare la battaglia.
Forse qualcuno avrà capito il perché dei miei "lapsus", infatti mi riferivo alla precedente serie di Megaman, ovvero
Battle Network.
Di fatto, per molti versi, questo Starforce non è altro che un seguito indiretto di BN, dal quale ne riprende tante
meccaniche e funzionamenti.
Se fate attenzione durante il gioco si parla dei Navi, ovvero i protagonisti di BN, che qua vengono utilizzati come aiuti
alla vita di tutti i giorni, piuttosto che dei moderni "Tamagochi" come succedeva nella serie precedente. Altro punto in
comune è questo Megaman è ambientato 100 anni dopo Battle Network.
Il gameplay del gioco, come abbiamo già detto, è molto simile ad un JRPG dove, escludendo il fatto dei turni, la
battaglia è sempre in tempo reale.
Forse la cosa più interessante è la storia, che non è certo l'apoteosi dell'innovazione, visto che se la analizziamo bene
è un classico Shonen Manga televisivo, però dal mio punto di vista è coinvolgente e spinge per farvi arrivare alla fine,
anche per sapere che fine ha fatto il padre di Geo.
Anche i vari personaggi della sono abbastanza standardizzati come caratterizzazione, a partire dal protagonista, il
quale si ritrova in una faccenda al di sopra delle sue possibilità ma, un po' alla volta, riuscirà a cavarsela anche nelle
situazioni peggiori.
Pur essendo identici come stile di gioco, i primi due capitoli della trilogia Starforce differiscono per alcuni aspetti.
Il primo (che io ho giocato nella versione Pegasus),
durante i vari "livelli" ha dei minigiochi (mai eccessivamente
complicati), da completare con lo stilo del DS, mentre nel secondo essi sono totalmente assenti.
Sempre il primo marca la storia più sulla caratterizzazione di Geo e della sua "evoluzione", mentre il secondo è più
incentratati sui vari co-protagonisti della vicenda.
Il secondo capitolo (che io ho giocato nella versione Zerker X Saurian)
ha un gameplay incentrato moltissimo sulla componente "social".
Mi spiego meglio:
Mentre nel primo capitolo è abbastanza facile arrivare alla conclusione senza avere amici "esterni" ai Brother che si
fanno nell'avventura, nel secondo capitolo più amici reali che giocano e hanno stretto con te una Brotherband, danno
più punti per poter potenziare Megaman.
Questo porta anche al concetto di connessione tra le due versioni uscite, visto che solo avendo un brother dell'altro
gioco è possibile vedere la trasformazione tripla tribù, un particolare potenziamento del nostro eroe che verrà spiegato
durante la storia.
Diciamo che da un punto di vista, questa “gestione social”, mi ha dato abbastanza fastidio, visto che molti potenziamenti
non potevo utilizzarli, specialmente quelli riguardanti i punti vita.
Il rovescio della medaglia, sempre parlando del secondo capitolo, è che esso è incentrato molto di più sull'esplorazione.
Ci sono infatti alcune zone dei vari luoghi visitati, che non sono necessari alla storyline, ma che possono essere esplorati
liberamente durante le fasi di transazione tra una missione e l'altra.
Questo porta, in molti casi a trovare potenziamenti particolari o carte utili per le battaglie successive, implementando di
molto tutta la parte delle sidequest che erano già presenti nel primo capitolo.
In conclusione:
Una serie di giochi che consiglio agli appassionati di Megaman come me, tenendo conto però che non stiamo parlando
di un Megaman classico.
Consigliato a chi ha apprezzato il Battle Network dal quale, come abbiamo detto, ne riprende le meccaniche.
Consigliato infine ai nostalgici dei giochi "old school", dove con una trama semplice ma ben scritta, riuscivano comunque
a tenerti incollato allo schermo.
E prossimamente parleremo anche del terzo capitolo della saga....
See you next